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giovedì 1 ottobre 2015

San Pietro a Vico: il nuovo impianto idroelettrico causa situazioni persicolose 06 Luglio 2015

IL CONDOTTO PUBBLICO A SAN PIETRO A VICO:
INCOMPETENZA, SCARSO DIALOGO TRA ISTITUZIONI O DUE PESI E DUE MISURE?
Accade a Lucca, nel comune di Lucca, che vengano aspramente difese le piante di cappero che infestano la cinta muraria tanto da limitare l'opera di ripulitura delle mura stesse; fu la sovrintendenza ai beni culturali ad obiettare che le piante di cappero, essendo state riprodotte in stampe dell'ottocento, facevano parte della struttura delle mura: poco importa se le loro radici sgretolano i mattoncini rossi originali e non sostituibili con altri originali, poco importa se quelle stesse piante potevano essere trapiantate su uno qualsiasi dei baluardi creando un apposito "angolo" che ne ricordasse l'origine perchè alla fine i capperi sono rimasti li, soli soletti, unici vegetali a prosperare ancora sui tratti di mura "ripuliti".
A pochi chilometri dal centro però succede tutt'altro: località San Pietro a Vico, condotto pubblico ovvero quel canale che porta l'acqua dal fiume Serchio sino in centro storico.
Nella frazione di San Pietro a vico è stata autorizzata l'istallazione di una centrale idroelettrica proprio su quel condotto pubblico il che, penserete voi e pensavo anche io, è tutto sommato positivo. Invece la centrale idroelettrica necessita di un livello dell'acqua nel condotto più che doppio rispetto alla normale portata facendone passare la profondita da 100-150 cm a 300-400 cm con il livello dell'acqua che va a toccare i tanti ponti di attraversamento.
Il rpoblema è, a mio parere, duplice perchè da un lato un livello dell'acqua così alto causa una maggiore usura del condotto e dei ponti che, per un tratto in quella zona, è pure sottoposto alla tutela della sovrintendenza ai beni culturali; l'altro problema è che i margini tra condotto e strada sono, proprio nelle zone sottoposte a vincolo, molto bassi scendendo in certi punti anche a soli 20-30cm e mantenendosi per lunghi tratti attorno ai 40cm!!! cosa accadrebbe ad una bicicletta urtata da un'autovettura su questa via, nemmeno troppo spaziosa? beh potrebbe finire in acqua assieme al guidatore perchè il parapetto è di fatto inesistente e con 3-4 metri d'acqua rischierebbe la vita... se poi arrivasse in difficoltà ad uno dei ponti beh il rischio di sbattere la testa nei ponti e affogare di conseguenza sale vertiginosamente!!!
Su un tratto sottoposto a vincolo è complesso anche andare ad istallare un guard rail o un parapetto...
Ho titolato "incompetenza, scarso dialogo tra istituzioni o due pesi e due misure" perchè qualsiasi sia la giusta interpretazione rimane realmente e inconfutabilmente una situazione di alto rischio già segnalata dai residenti ma su cui ad oggi nessuno è intervenuto in modo concreto: aspettiamo il morto oppure si può intervenire prima?
ecco in queste situazioni magari, invece di ammuffire in un ufficio girando fogli, si dovrebbe andare sul posto, assieme alle altre istituzioni coinvolte e, in sinergia, trovare la soluzione migliore invece evidentemente o non si vuole o non si riesce o fa comodo così...
Lucca, 06 Luglio 2015



 
Simone Togneri

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