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giovedì 29 ottobre 2015

DISSESTO COMUNALE: DIALOGO E CONFRONTO SULLE SOLUZIONI LE PAROLECHIAVE DEI PROSSIMI ANNI !





DISSESTO COMUNALE: DIALOGO E CONFRONTO SULLE SOLUZIONI LE PAROLE CHIAVE DEI PROSSIMI ANNI !

Il risanamento del dissesto comunale è e rimane il punto di riferimento centrale del lavoro dell'intera Amministrazione Comunale per i prossimi anni.
In questo senso, l'interesse sia delle maggioranze che delle minoranze dovrà essere quello di un dialogo comune, aperto e positivo nell'interesse della città.
Personalmente - ma ritengo tutti i colleghi della minoranza così come le forze che rappresentiamo in Consiglio Comunale - sono assolutamente disponibile a fare la mia parte anche perchè a gennaio potremmo ritrovarci noi ad essere chiamati in prima linea sul fronte più caldo dal quale, a mio personale avviso, bisogna uscire tutti insieme forze politiche, forze economiche, forze sociali, Istituzioni comunali e sovracomunali.
Sia chiaro sin d'ora, se il Tar dovesse rimandarci alle elezioni e dovesse toccare al sottoscritto, chiederò a tutti, nessuno escluso, di fare la propria parte e di dando una mano nei tanti settori della vita amministrativa, a cominciare proprio dal dibattito consiliare del quale ho sacro rispetto e dove, lo dico senza timore di smentita, non sarei contrario ad una direzione garantista delle regole espressione delle minoranze.
Premesso questo, vi sono alcuni elementi nell'azione del Sindaco che non mi convincono e mi preoccupano non poco sotto profili diversi.
Intanto una predisposta indisponibilità al confronto ed al dialogo che il Sindaco ha dimostrato anche su questi temi così importanti scegliendo ad esempio, in totale autarchia, l'autofallimento della Viareggio Patrimonio che oggi si trova con ben tre "autorevoli" reclami alla Corte di Appello gravati da istanze di sospensione della liquidazione dell'attivo.
Credo che un maggior coinvolgimento di tutte le forze in causa e degli stessi organi del Comune, a cominciare dal Collegio dei Revisori dei Conti, avrebbe comunque fatto bene sia ad una riflessione più attenta che ad un clima più sereno e meno "contenzioso".
Anche perchè Del Ghingaro ha un brutto vizio, davvero antipatico e peraltro non coerente, quello di fare di tutta un erba un fascio dicendo "io prima non c'ero". Ebbene - a parte il fatto che il suo dichiarato afflato con Marco Marcucci, sul punto suona un pò come "lo stridere della forchetta sul piatto" e che in campagna elettorale come nell'affidare incarichi di governo non pare aver certo distinto (a sinistra come a destra) riguardo a quelli che c'erano "eccome" - mi pare doveroso aggiungere che a Viareggio non sono stati pochi quelli che, negli anni, hanno cercato di opporsi a questo stato di cose lavorando per evitare di arrivare dove siamo come, ad esempio, proprio gli attuali Revisori dei Conti.
Revisori dei Conti del Comune con i quali condivido la stessa preoccupazione riguardante il tema delle alienazioni pubbliche e del pericolo di svendita del patrimonio cittadino sul quale incombe certamente il principio di trasparenza quanto il pericolo di danno erariale.
Ecco un altro tema delicato sul quale ritengo possa esservi convergenza di tutti senza divisione ideologica o partitica.
Sono d'accordo con chi sostiene che il buco va chiuso e che la legge prevede anche le alienazioni per far fronte al ripianamento del dissesto ma è altrettanto vero che questa deve essere una estrema ratio da provare ad evitare in ogni modo e che il frenetico attivismo dei soliti noti che si legge quotidianamente sui giornali e che per anni hanno animato proprio quelle campagne elettorali che hanno eletto i Sindaci del dissesto, puzza un po' di "assalto alla diligenza" !
In questo senso, insieme a tutte le forze della minoranza, abbiamo fatto richiesta di un Consiglio Comunale urgente per discutere una mozione riguardante proprio le alienazioni pubbliche e le sue possibili alternative ex art. 255 TUEL, la cui celebrazione deve essere tenuta entro il 5 novembre prossimo.
Ma, purtroppo, l'abbiamo dovuto fare noi perchè dal giorno dell'insediamento si è fatto di tutto per non parlare e confrontarsi sulle scelte da assumere in materia economica.
Una situazione che è ulteriormente aggravata non solo da una certa difficile caratterialità del primo cittadino come ha avuto modo di ribadire il Prefetto in Consiglio Comunale e dimostrata sul campo a Viareggio quanto nei comuni limitrofi, ma anche sotto il profilo per così dire "ambientale" vista la palpabile idiosincrasia che il Sindaco non perde occasione di mostrare verso i viareggini e la viaregginità: ci mancherebbe altro, abbiamo tanti difetti, ma candidarsi a Sindaco a Viareggio non lo obbliga il dottore, tanto meno per un lucchese o giù di lì !
Insomma, per tirare un pò le fila di questo ragionamento che è figlio anche di quattro mesi di ottimi rapporti consiliari e personali con tutte le forze di minoranza, riguardo al dissesto ci siamo oggi e ci saremo dopo il 20 gennaio qualunque sia la veste da assumere ma, all'Amministrazione in carica, chiedo con forza di uscire dalla "torre eburnea" e di aprire sin da subito un confronto sereno e fattivo nelle sedi istituzionali preposte, anche perchè chi qualche mese fa prometteva di "aprire porte e finestre" non dovrebbe poi far montare i "pannelli fonoassorbenti" !

Avv. Massimiliano Baldini
Capogruppo
Movimento dei Cittadini per
Viareggio e Torre del Lago Puccini

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