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martedì 1 settembre 2015

L'EDITORIALE LUCCHESE del 01 SETTEMBRE 2015 di Simone Togneri


Sino alla tarda serata di ieri sera la mia intenzione era quella di parlarvi del risultato straordinario del nostro blog ma poi, forte come una tuono, improvviso come un lampo è arrivata la notizia di un non ben definito fatto di sangue avvenuto alle porte delle nostre mura... Uno, due magrebini che chiedono aiuto... uno si accoltella all'addome da solo, l'altro chiede aiuto al 118... tragedia familiare o tra amici? chissà... ma il fatto resta ed è gravissimo perchè si inserisce in quella recludescenza sempre più marcata di imbarbarimento per le strade della nostra città.
Non possiamo arrenderci a tutto ciò e badate bene che non ne faccio una questione di etnia ma di civiltà... se fossero stati lucchesi da 10 generazioni avrei scritto le stesse cose... intervenire è un obbligo morale ed istituzionale, difendere la nostra, la vostra libertà di circolare liberamente è sacrosanto, difendere le nostre abitazioni, il nostro tessuto sociale è doveroso e di buon senso.
Allora forse non è più sufficiente dire BASTA, non è più utile voltarsi dall'altra parte, non è più conveniente far finta di nulla o dare la responsabilità agli altri... forse inizia a venire il momento di guardarsi allo specchio, di pretendere che le istituzioni della nostra città e del nostro paese facciano ciò che sono preposte a fare, forse è venuto il momento di riprenderci la nostra sovranità costituzionale ed essere parte attiva della vita pubblica costringendo chi ha il dovere di fare a fare lasciando da parte le chiacchere...
Io VOGLIO che il prefetto intervenga e distolga la sua attenzione dal dove mettere gli immigrati, VOGLIO che vengano difesi i cittadini dalle violenze e dai furti nelle abitazioni, dalle molestie nei parcheggi e dai furti di biciclette, VOGLIO poter dire che una ragazza da sola può tranquillamente passeggiare in questa città anche di notte, VOGLIO poter dire BASTA, VOGLIO sentire e leggere che la tendenza è invertita, VOGLIO poter dire che chi non si integra e si adegua al nostro modello sociale è pregato di ritornare da dove è venuto, VOGLIO poter vivere appieno la mia città con le sue bellezze... invece qui si mettono cartelli di divieto di balneazione rispettati solo dagli indigeni col risultato di riservare la balneazione agli allogeni; si multano i locali per tavolini e cartelloni non autorizzati ma si tollerano i parcheggiatori abusivi spesso molesti nonchè l'accattonaggio molesto anche trai tavoli dei locali... dove pensano di portarci di questo passo? cosa vogliono ottenere la rivolta sociale? 
Cosa sarebbe accaduto ad un passante se coinvolto in questo accoltellamento?
basterebbe applicare la legge... invece non si vuole fare... perchè?



Simone Togneri

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