L'assoluzione piena del Sindaco Favilla e dell'Assessore Chiari, che si è fatto anche qualche settimana al "Gabbio", dopo i tre giudizi della Magistratura, pone una domanda: quanto hanno influito le decisioni della Procura nella elezione di Tambellini a Sindaco? Molto, sia nella diaspora del centro destra prima, che, dopo, nel voto. Gli elettori del centro destra, disgustati dalle accuse infamanti sulla Giunta Favilla uscente, non sono andati a votare e Tambellini è stato eletto al ballottaggio con solo il 30,5 % degli aventi diritto al voto.
Che le incriminazioni della Procura, respinte poi dalla Magistratura giudicante, potessero avvantaggiare, involontariamente, la sua campagna elettorale, Tambellini se ne è reso immediatamente conto: corveggiando nei corridoi della Procura, partecipando alle conferenze stampa, gracchiando a gran voce: "sia fatta giustizia". Adesso che Tribunale, Appello e Cassazione ci dicono ufficialmente che nessun reato era stato commesso, cosa farà il Sindaco Tambellini? Se volesse essere coerente con quella aureola di "onestà" con cui si auto-dipinge dovrebbe dimettersi per nuove elezioni, visto che tutta la sua campagna elettorale è stata costruita su accuse alla Giunta Favilla, poi accertate come non vere, che hanno determinato l'astensionismo dei moderati lucchesi.
In più, ora, Tambellini ricorre in Procura, contro l'archiviazione della sua querela al Consigliere Angelini, reo, a suo giudizio, di appannare, (invero con motivate argomentazioni), la sua "aureola di santità" in cui è solito specchiarsi, chiedendo ancora a gran voce: "giustizia". Forse Favilla e Chiari e tutto il centro-destra avrebbero qualcosa di più da chiedere a Lui, che si è così tanto speso per avere vantaggi decisivi, da una ingiustizia così eclatante. Tambellini dovrebbe ricordarsi di Gesù: "Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello".
francesco colucci x riformisti italiani di Lucca
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