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giovedì 12 novembre 2015

il centrodestra riparte... o torna indietro: riflessioni post Bologna


Difficile dire quanto ci sia stato di veramente positivo nella manifestazione bolognese del centrodestra targato Salvini o almeno presunto tale.
La prima riflessione che mi viene da fare è quella sulla reale coesione dell'alleanza viste le differenze, spesso sostanziali, trai 3 partiti: si va dalla destra populista di Salvini alla compagine che ha attuato il patto del Nazareno passando per una Meloni che con grande sforzo tenta di fare sintesi politica di alto livello.
Salvini ha detto di non volere le marmellate del passato ma onestamente questa appare come una marmellata in cui i diversi ingredientistentano molto ad amalgamarsi e la nuova legge elettorale che obbligherà al listone unico non agevola affatto in questo senso.
Altro enorme limite è il fatto, confermato praticamente da tutti gli istituti di sondaggi, che l'eventuale leadership di Salvini di fatto fa spostare parte dell'elettorato del cosiddetto centro moderato verso il centro sinistra che risulterebbe vincente ad un eventuale ballottaggio: in pratica il listone unico di centrodestra con leadership Salvini raccoglierebbe diversi punti percentuali in meno rispetto alla somma delle singole sigle elettorali di centro destra.
Questo aspetto, di notevole rilevanza, crea sicuramente una recludescenza berlusconiana nella coalizione che fa però "bollire" la pentola leghista poco disponibile a cedere su questo punto e la Piazza di bologna lo ha dimostrato ampiamente.
Manca un nuovo leader sostanzialmente, un leader capace di eccellente sintesi politica, un leader capace di accattivarsi le simpatie e i voti del centro moderato, vero ago della bilancia, un leader carismatico che sappia tenere a se anche la destra populista senza che si disperda nel non voto.
aaa candidato premier cercasi disperatamente oserei dire...
Giorgia Meloni non l'ho dimenticata, l'ho semplicemente non considerata visto l'impatto del suo partito (4% circa) e l'impatto della sua leadership non adeguato sul centro moderato ma anche sulla porzione più populista ovvero sul carroccio.
La Giorgia de Roma manca di quegli spunti di eccellenza nella sua sintesi politica che spesso fanno dei suoi ragionamenti delle splendide premesse ad una candelina che non arriva mai e che lasciano le sue analisi senza quel finale capace di attrarre le masse elettorali; in questo probabilmente si spiega la mancata esplosione di FDI potenzialmente capace di contrastare la Lega nella leadership di questo centro destra ma di fatto incapace di ricomporre la galassia del voto ex AN.
AN aveva un certo Gianfranco Fini politico preparatissimo, mai oltre le righe, capace di sintesi politica eccellente e puntuale ma anche capace di indicare vie e soluzioni con un'acume degne di colui che ne fu il mentore indimenticato... peccato per la serie di stupidate che ne hanno distrutto la personalità politica e che lo hanno tagliato fuori dal centro destra.
Ultima riflessione riguarda i programmi che sono scarsi, limitati, poco credibili per chi vorrebbe essere forza di Governo: se si vuole davvero aspirare a battere Renzi serve un cambio di passo che porti dalle urla populiste ad una sintesi politica moderna e capace di dare risposte serie e lungimiranti al popolo di centro destra orfano di una classe dirigente annichilita dal ventennio berlusconiano a cui sono succedute queste macerie che, si badi bene, potrebbero non essere ancora il fondo.
Il futuro non è roseo anche perchè troppo legato al nome di Salvini su cui già aleggiano spettri di indagini e che quindi rischia da un giorno all'altro di ritrovarsi privato di una buona fetta del consenso attuale.
Serve costruire una classe dirigente nuova e capace, serve ripartire da una base culturale che sappia trasformare il disagio della gente in proposta politica d'eccellenza, serve ritrovare la capacità d'innovazione politico/programmatica che face del duo Berlusconi/Fini il traino del centrodestra.
Serve un processo cosciente e concreto...


Quello che invece vedo è in gran parte il perdurare di quella parte di centrodestra che è stata causa dell'autodistruzione del patrimonio di consensi ma anche dell'annullamento di tutti i possibili nuovi e capaci dirigenti; qualche barlume c'è ma è ancora troppo poco affinchè la fiamma della speranza possa riaccendere i cuori della gente.
Vi saluto con una citazione importante:

"il coraggio delle idee, la forza delle azioni"



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