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lunedì 2 novembre 2015

L'opinione: evasione fiscale e... dintorni


Ci tormentano, governo dopo governo, legislatura dopo legislatura con il "dramma" dell'enorme evasione fiscale che devasta la finanza pubblica e sottrae importanti risorse alle casse pubbliche.
Le soluzioni che, destrorzi e sinistrorzi, sono riusci a mettere in atto si sono rivelate fallimentari, altamente fallimentari direi!
Aumento delle tasse, repressione attraverso agenzia delle entrate, Guardia di Finanza e Equitalia queste le soluzioni degne della più profonda idiozia governativa.
Cerchiamo di porci la domanda giusta perchè sino ad oggi i nostri governanti si sono fatti sempre una domanda evidentemente sbagliata ovvero "come possiamo recuperare le tasse evase?" ma questa domanda è capace solo di fornire risposte che facciano da toppa al problema, risposte che sono, ancora una volta, soluzioni per il sintomo ma non per la malattia!!!
La domanda "corretta" da porsi è "come possiamo fare in modo che non sia più conveniente evadere?".
La differenza tra le due domande è sostanziale perchè si guarda il problema da punti di vista totalmente diversi e questa seconda domanda da risposte, a mio parere, molto diverse e molto più efficaci rispetto a quelle che potevano scaturire dalla prima domanda.
Quindi, riflettiamo un attimo, quali risposte a questa domanda?
- si possono abbassare le tasse ma evadere sarà sempre più conveniente che pagare le tasse seppur basse
- si possono rendere tutte le spese detraibili con il credito esigibile in 60/90gg in modo che tutti noi "consumatori" di beni o servizi siamo altamente stimolati a richiedere la fattura non avendo particolari vantaggi dall'acconsentire il "nero"

Un esempio tipico e superlativo da questo punto di vista è rappresentato dalla detraibilità al 50 o 65% dei costi per ristrutturazione edilizia/efficienza energetica che hanno portato all'emersione di una fetta consistente di sommerso tanto da non costituire, a conti fatti, un costo per lo stato poichè il tra costo delle detrazioni e maggiori itroiti per l'emersione del sommerso non è negativo.

Poter detrarre i generi alimentari piuttosto che il caffè, l'idraulico o l'elettricista, l'abbigliamento, l'acquisto di beni e servizi inerenti l'istruzione o ancora gli interventi di manutenzione o le consulenze professionali porterebbe all'emersione di gran parte dell'evasione fiscale fatta nel nostro paese garantendo allo Stato la risoluzione del problema con costi contenuti; ovviamente dovendo pagare i crediti d'imposta in 60/90gg anzichè 7-24 mesi dopo la loro maturazione causerà un saldo negativo iniziale che però a regime porterà dei risparmi perchè molti controlli fiscali diverranno superflui.

Il sistema applicato in francia per i rimborsi delle spese sanitarie che avvengono direttamente sul CC bancario il mese successivo a quello dell'esborso legando semplicemente la tessera sanitaria alla spesa potrebbe essere applicato a tutti i campi anche da noi attraverso la tesser asanitaria che è in possesso di tutti i residenti in Italia.

Perchè non si è già fatto? secondo me, ma è una mia personalissima opinione, questa soluzione semplice e rapida non piace a chi trae moltissimi vantaggi da un sistema legislativo complesso e che costringe quasi tutti i cittadini a rivolgersi ad un professionista per sapere quante tasse debbano essere pagate.

Non va dimenticato il fatto che una notevole fetta di evasione dipende dalla pianificazione fiscale internazionale operata dalle aziende le quali poi, troppo spesso, fanno un "saldo e stralcio" una volta colte con le mani nel sacco ottenendo quindi non solo il vantaggio dell'elusione fiscale (di questo spesso di sattra) ma anche un "premio" sotto forma di sconto sui verbali emessi dalla GdF.

"Corruptissima re publica plurimae leges" che significa "in una Repubblica corrotta moltissime sono le leggi" scriveva Tacito e tutt'oggi la confusione legislativa è uno dei modi migliori per creare la confusione necessaria alla corruzione e all'evasione sistematica.


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