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domenica 15 novembre 2015

Lucca: Carlo Lucarelli ipnotizza la platea in San Francesco


La platea applaude all'ingresso sul palco di Carlo Lucarelli, applaude per la conoscenza che chiunque può avere di questo giornalista capace come pochi di raccontare i fatti da un punto di osservazione sempre unico e interessantissimo mettendo in evidenza stati d'animo ed emozioni che spesso sfuggono alle cronache e alle classiche analisi dei fatti.
M aquello che è avvenuto ieri sera ha stupito perché fare una trasmissione di un'ora e mezza condita di immagini, servizi, pubblicità è un conto mentre "tenere" una platea gremita per un'ora e mezza, tranquillamente seduto a fare il suo racconto è un'altra storia.
Lucarelli è riuscito nell'impresa di tenere una platea concentrata e assorta nell'ascolto per un'ora e mezza senza annoiare, aggiungendo con umiltà i suoi accenti alla vita e alla storia di Pasolini.
Pasolini, Pier Paolo Pasolini, PPP, scrittore come amava definirsi lui, scrittore scomodo dico io, uomo di sinistra ma questo non conta, uomo che ricercava la verità, questo conta davvero!
E il parallelo tra i suoi ultimi scritti del 1975 in cui afferma di sapere i nomi, in cui cita la Chiesa, la politica, i servizi segreti anche americani fa riflettere per quanto siano tutt'ora attuali queste affermazioni, quanto siano presumibilmente "vere" col senno di poi e quanto evidentemente possano essere cambiati i singoli interpreti ma quanto il "sistema" come tale sia rimasto pressoché immutato da almeno 40 anni a questa parte.
Lucarelli fa riflettere chiedendosi e chiedendoci se, in fondo, noi non siamo sempre stati così visto che di mafia anche al nord si parla da secoli, visto che di certe connivenze si parla da decenni.
Grande Lucarelli, sempre e comunque


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