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mercoledì 9 dicembre 2015

Banche salvate: la verità... nascosta e scomoda che pagheremo tutti...


Diversi mesi fa scrissi un post riguardo alla nuova normativa europea riguardante l'eventualità di dover ripianare i debiti delle banche da parte dei correntisti (conti correnti con saldo maggiore di 100mila euro) e investitori (sottoscrittori di obbligazioni o latri titoli bancari della banca "fallita").
La normativa europea è chiara e alla luce del sole ovvero se la banca fallisce i conti correnti oltre i 100mila euro, obbligazioni e altri titoli emessi dalla banca concorrono al pagamento dei debiti della banca stessa.
Il panico di queste settimane da parte dei piccoli correntisti è, a tutti gli effetti, ingiustificato poiché per i conti correnti sotto i 100 mila euro esiste la garanzia di un fondo di salvaguardia interbancario che dovrebbe garantire quelle cifre. E' chiaro che questo fondo di fronte al fallimento di uno colosso bancario avrebbe sicuramente difficoltà ad assicurare a tutti il rimborso spettante.
Ma i piccoli risparmiatori allora con chi se la possono prendere?
In primo luogo con se stessi poiché hanno sottoscritto delle forme di investimento evidentemente con rendimenti troppo alti per il grado di rischio che si aspettavano e, in questi casi, la prudenza non è mai troppa!!!
Poi però se la devono prendere e molto con i consulenti bancari che hanno proposto loro questi prodotti ovvero con le banche fallite stesse e coi loro dirigenti nonché con la Banca D'Italia per omesso controllo.
Chi vi scrive conosce bene la normativa bancaria in fatto di trasparenza e vendita di prodotti finanziari e vi garantisco che a partire dalla proliferazione del cliente sino alla sottoscrizione del prodotto esistono tutta una serie di garanzie per i clienti che a mio modesto parere non sono state rispettate o, come minimo, sono state applicate al limite della legalità per arrivare al risultato finale.
Mi chiedo in tutto questo da che parte fosse rivolto lo sguardo della Banca D'Italia e dei suoi controllori, a cosa siano serviti gli "stress test" e l'applicazione del trattato "Basilea 3" perché evidentemente il sistema ha fallito, ancora una volta!!!
Il Ministro Padoan ha dichiarato che il governo cercherà di rimborsare o meglio di aiutare con il 30% dei crediti persi i piccoli risparmiatori "ignari" dell'investimento fatto.
IO DICO NO!!! dico no perché si va a creare un precedente pericoloso ovvero se io privato faccio un contratto con un altro privato e vengo danneggiato è lo stato che rimborsa in parte il danno subito? 
credo che sia un'aberrazione giuridica vera e propria e un'ingiustizia verso chi in un passato anche recente (bond parlata e bond argentini ad esempio) ha rimesso veri e propri patrimoni senza che lo stato facesse alcunché per rimborsare il maltolto!!!
Mi chiedo invece perché non si chiami a rimborsare la Banca D'Italia evidentemente rea di un mancato o superficiale controllo e di conseguenza a pagare non siano le banche stesse visto che Banca d'Italia è di proprietà privata!!!
Invece, ancora una volta, le malefatte delle banche vengono fatte pagare ai cittadini con le casse pubbliche mentre le banche stesse stanno prendendo denaro a tassi ultravantaggiosi dalla BCE senza riversarli adeguatamente nel mercato finanziando imprese e privati al fine di rilanciare l'economia.
Non viene fatto perché alla fine dietro il buonismo renziano ovvero quello di aiutare i cittadini in realtà i cittadini vengono fatti pagare al posto di chi, leggasi banche, ha commesso errori e non paga come pagherebbe qualsiasi impresa che invece subisce agenzia delle entrate e equitalia... questa è l'Italia ma voi credete pure a Renzi, Padoan, Boschi e compagnia bella che vi fanno passere dei furti come generosità... 


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