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venerdì 4 dicembre 2015

Presepe sì, presepe no... ma è davvero simbolo religioso?


Risale al III secolo la prima rappresentazione della Madonna col bambin Gesù e si tratta di un dipinto. Nei primi secoli del cristianesimo non si trova però alcuna traccia del Presepe o Presepio così come lo intendiamo noi il quale nasce molto più tardi.
Era il 1223 quando San Francesco d'Assisi chiese ed ottenne da Papa Onorio III l'autorizzazione per poter rappresentare la nascita di Gesù.
L'idea di San Francesco nacque dopo un suo viaggio in Palestina e dalla somiglianza tra Betlemme e la cittadina di Greccio che vi trovava e dove appunto decise di rievocare la Natività.
Nel '400 le rappresentazioni della natività iniziarono a diventare un rito popolare irrinunciabile tanto da diventare immancabili soprattutto nelle  Chiese.
Fu poi nel '600 che il Presepe si diffuse anche nelle case dei nobili ma solo tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento si diffuse nelle case dei borghesi e del popolo.
Il Presepe è una rappresentazione ricca di simboli che solo in parte provengono dai racconti dei Vangeli mentre molti particolari scenografici nei personaggi e nelle ambientazioni provengono da vangeli apocrifi e da altre tradizioni.
Si può capire dunque come il Presepe sia il risultato di un'unione tra storie tratte dalla letteratura sacra con quella non ritenuta tale e con altre tradizioni e che non rappresenti nei fatti un simbolo paragonabile alla colomba o al crocifisso ma sia "solo" e soltanto la ricostruzione della nascita di Gesù di Nazareth.
Vietare questa rappresentazione nelle scuole italiane rappresenta non una laicizzazione delle stesse ma l'annullamento della tradizione di un Paese la cui civiltà si perde nei secoli o meglio nei millenni.
Non esistono leggi specifiche riguardo al Presepe nelle scuole al contrario di ciò che avviene per il crocefisso, il quale è previsto nell'arredo delle scuole elementari e medie da 2 regi decreti confermati più volte l'ultima delle quali dal parere 556/2006 del consiglio di Stato, proprio perché il Presepe non è un simbolo religioso ma solo e soltanto una rappresentazione di un evento narrato anche e soprattutto nella letteratura extra biblica quindi non sacra.
E' una nostra tradizione: difenderla e tutelarla è sacrosanto come difesa della nostra cultura e civiltà
Chi scrive non è un fervente sostenitore della Chiesa cattolica e del suo potere temporale anzi forse è proprio vero il contrario e proprio per questo mi permetto di scrivere questo con la consapevolezza che non voglio difendere la Chiesa ma la nostra Civiltà con le sue tradizioni, i suoi modi, i suoi usi e costumi e chi non concorda con queste e, venendo da altre civiltà, cerca di mettere un bavaglio a questa o ad altre espressioni di ciò che siamo non ha il mio avvallo per restare sul suolo italiano perché per integrarsi in un Paese che ci accoglie e ci ospita è prioritario accettarne cultura, usi e costumi oltre che le tradizioni.
massimo rispetto per tutti ma lo stesso rispetto è lecito pretenderlo dagli altri senza subire ingiustificate e ignobili accuse lontane dalla realtà.


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