Condividi

venerdì 15 gennaio 2016

I casi sono due: o Tambellini parla da uomo di destra o la destra parlava con buonsenso


Sono, e non potrebbe essere altrimenti, riflessioni contrastanti quelle che nascono dalla lettura delle parole del Sindaco Tambellini nel commentare le ultime vicende legate alla sicurezza nella nostra città.
Sembra emergere quasi un paradosso ovvero quello di sentire il nostro Sindaco parlare da "uomo di destra" nell'affrontare il delicato tema della sicurezza.
Invece no, non è così, il Professor Alessandro Tambellini non parla da uomo di destra ma semplicemente da uomo e Sindaco che finalmente si esprime con delle parole accettabili e responsabili sul tema della sicurezza nella città che amministra.
Questo fa nascere una considerazione importante quella cioè che le posizioni considerate "eccessive" espresse da più parti nel centrodestra cittadino nel corso degli ultimi anni non erano affatto eccessive ma probabilmente e semplicemente "adeguate" e di "buon senso".
La soluzione, concordo con Tambellini, dovrebbe nascere a livelli più alti rispetto a quello comunale per ovvie ragioni di potere legiferante e di indirizzo dell'attività delle forze dell'ordine ma questo non giustifica quanto non fatto dall'amministrazione comunale per tutelare i cittadini lucchesi.
Non vanno poi considerate solo le azioni non fatte ma anche tutte quelle azioni messe in pratica e che, direttamente o indirettamente, hanno favorito la nascita e/o la crescita di situazioni sociali meritevoli di essere vigilate con fermezza perché foriere di recrudescenze criminali e che invece sono state guardate(?) da lontano facendo sorgere nei cittadini sensazioni di permissivismo prima e di impunità poi, sensazioni queste che hanno contribuito alla formazione di quel radicato sentimento di  impotenza che serpeggia in modo evidente nel tessuto sociale cittadino.
Fa piacere dunque il risveglio del nostro Sindaco ma, spiace dirlo, avremmo voluto un Sindaco su queste posizioni sin da subito, un Sindaco con una visione adeguata e lungimirante che sapesse prevedere questa evoluzione negativa e capace di intervenire per arginare e/o rallentare questa insicurezza che avanza ogni giorno di più.
Noi cittadini ci sentiamo e siamo sotto un duplice attacco, da un lato portato moralmente, e non solo, da una politica che governa delegittimando il voto espresso dai cittadini attraverso artefizi tecnici che consentono il susseguirsi di Governi non espressione della volontà popolare ma frutto di accordi politici che spesso, troppo spesso, risultano invisi ai cittadini e dall'altro lato portato a livello economico, dettato dalla crisi che ha impoverito quasi tutti, chi più chi meno, traducendosi inevitabilmente anche in un'imbarbarimento di alcune relazioni umane e personali oltre che in una perdita di ruoli e di funzioni all'interno del contesto sociale; tutti ingredienti i quali non possono che indebolire la società in cui viviamo.
Appare quindi ovvio che, con queste premesse note da tempo e non certo da me "scoperte", la perdita del controllo del territorio assieme alla decadenza della sicurezza e della legalità rappresentino il terreno di coltura ideale per situazioni esplosive che forse, dico forse, non si sono ancora espresse in tutta la loro devastante potenzialità.
L'ordine pubblico, caro Sindaco, non rappresenta solo uno dei tanti settori dello Stato ma l'ordine pubblico E' LO STATO, lo Stato che rappresenta la Sovranità del popolo italiano e che DEVE non solo rieducare ma anche sanzionare, soprattutto ora che si sta perdendo l'equilibrio tra reato e intervento dello Stato.
Ecco, caro Sindaco, queste considerazioni coinvolgono anche Lei che poteva e doveva fare ben altro e con ben altre azioni concrete rispetto a quanto ha saputo attuare sul tema durante questo suo mandato intervenendo in maniera forte e decisa nei confronti delle altre istituzioni dello Stato, presso il Prefetto, presso i parlamentari eletti sul nostro territorio, presso i ministeri competenti perché, vede Signor Sindaco, quando c'è continuità di colore politico in tutta la catena istituzionale, dal Comune sino al Governo, di scuse proprio non ce ne possono essere ma anzi l'azione politica può e deve tradursi in effetti pratici in modo rapido ed efficace.
Tutto ciò è evidente come non sia avvenuto e quindi, da cittadino lucchese, La invito a far seguire, con celerità, fatti alle sue parole anche se temo che ci possa essere una sorta di "impotenza politica" nell'applicare questo pensiero di buon senso che Lei, finalmente, ha espresso.
Si ricordi inoltre, anche se sono certo che lo sa bene,  che i ladri rubano anche nelle case dei suoi elettori, che anche consiglieri comunali del PD sono stati vittime di furti di biciclette, che non sempre i negozianti derubati Le sono politicamente avversi e che, presto, Lei e il suo partito dovrete rendere conto all'elettorato di tutto questo e di chissà cos'altro.
Lucchesi svegliamoci e pretendiamo che lo Stato, tanto celere nell'esigere il pagamento delle imposte, garantisca i servizi di cui abbiamo diritto a cominciare dalla pubblica sicurezza e la vigilanza sul territorio.





Nessun commento: